domenica 18 novembre 2012

Recensione Miss Chain & The Broken Heels - On a Bittersweet Ride



Andando su e giù per le montagne russe degli stati d'animo dell'umano genere i vicentini Miss Chain & The Broken Heels, con questo primo album, ci portano dritti verso spiagge assolate ed ustioni dalla varietà di gradi. Non sforzatevi però a cercare tali luoghi sulla cartina, perché questo viaggio ci farà arrivare più lontano di quanto possiate immaginare, aprendo le porte del tempo e riuscendo a farci giungere sì nei luoghi designati ma, allo stesso tempo, ci troveremo lontano dal punto in cui siamo di almeno quattro decadi.

Alti&bassi, corsi&ricorsi storici, in una trentina di minuti suggellati in 12 pezzi abbiamo modo di regalarci una buona dose di empatia, andando dal solluchero del condividere atmosfere sonore  anacronistiche fino al ritrovarsi nelle note spensierate o più amare.
Già, perché come detto, in “On a Bittersweet Ride” non c'è spazio solo per la leggerezza a perdifiato ma, quasi in egual misura, trovano ampie collocazioni anche quelle nubi cariche di infausti presagi che nel bene o nel male spuntano in ogni cielo.

E' il profumo d'estate però a prendere il sopravvento (almeno in apparenza) ed ecco qui che, da una certa compattezza strutturale, zampillano note frizzanti ed immediate coadiuvate da una voce limpida e coinvolgente.

Tanti i riferimenti ai gloriosi anni 50/60, vere e proprie colonne portanti di questo lavoro, ma non parliamo di mero revival in quanto, pur rimanendo improntati su quei giri piuttosto conosciuti, arricchiscono il tutto con una verve indie melodica attuale, slanci eighties ed una certa essenzialità capace di dare un tocco personale e sincero a tutto l'organico. Ma non è finita qui; ad impreziosire ancor di più queste efficaci armonie power surf-pop / garage-rock'n'roll dalla carica soft punk e vagamente blues intervengono anche tocchi di banjo, sax, tastierine “giocattolo”, arpeggi e tutte quelle particolarità capaci di esulare dal contesto di riferimento e caratterizzare il proprio sound specifico.

Difficile poi resistere all'energia contagiosa sprigionata dal carisma dei cinque ragazzi o a quel desiderio di buttarsi nelle danze ed in fondo la “validità” della musica si conta anche in quel che riesce a creare nell'unione collettiva, perciò, è inutile disquisire su come e quanto questo lavoro cambierà le sorti della musica (non pretende neanche di averne le velleità) ma se volete godervi pienamente la vostra estate o portarne con voi i sapori, fate un giro su questa giostra. Non ve ne pentirete.





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Miss Chain & the Broken Heels:  
misschainthebrokenheels.bigcartel.com
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